RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI STUDIO ALL'ESTERO PER IL DIRITTO ALLA PENSIONE DI REVERSIBILITA' O INDIRETTA
Per le figlie e i figli maggiorenni che studiano fuori dall’Italia, la procedura è stata semplificata. Non c’è infatti più bisogno che le rappresentanze diplomatiche italiane rilascino la «dichiarazione di valore» per il riconoscimento dei titoli.
In Italia, il diritto alla pensione ai superstiti viene mantenuto da figlie e figli aventi diritto, anche dopo il compimento del 18° anno d’età a condizione che non lavorino e che siano studenti. Questo vale fino al compimento del 21mo anno d’età per chi frequenta scuole o corsi di formazione professionale e fino al 26° anno d’età per chi frequenta l’università. Per far valere questo diritto, i corsi di studio all’estero devono essere riconosciuti dall’Italia, attraverso l’equipollenza con corsi registrati al Ministero. Ai fini previdenziali, il riconoscimento di lauree e percorsi di studio esteri è di competenza dell’ente (in genere l’INPS) che eroga la pensione. Sarà l’Ente a trasmettere la documentazione al Ministero dell’Università e della Ricerca. I tempi sono abbastanza lunghi in quanto, una volta ricevuta la documentazione, il Ministero ha 90 giorni di tempo per emettere il provvedimento conclusivo o per chiedere integrazioni documentali, che riapriranno la procedura concedendo di norma 30 giorni di tempo per la trasmissione dei documenti mancanti. Per questo motivo è importante che la documentazione riguardante i corsi di studio da far riconoscere sia
completa al momento dell’invio all’Ente. Oltre ai documenti d’identità ed all’istanza previdenziale ai superstiti, la documentazione include il certificato d’iscrizione al corso di studio, il piano di studi personale. Questi documenti, Certificato d’iscrizione e Piano di studi personale, devono essere tradotti, se in lingua diversa da quella italiana, e legalizzati dallo Stato d’origine attraverso l’Apostille. Una semplificazione per i corsi di studio in Svizzera (e nei paesi UE e SEE/EFTA) è che non c’è bisogno che le rappresentanze diplomatiche italiane rilascino la dichiarazione di valore.
Per evitare inutili lungaggini è utile che questa documentazione venga verificata scrupolosamente con l’Uffici di Patronato che ha in carico la pratica di pensione e che si occuperà di trasmetterla all’Ente.
Ricordiamo che questa procedura riguarda unicamente documentazione prodotta per il riconoscimento del diritto alla pensione ai Superstiti (reversibilità o indiretta) dei figli maggiorenni. Non è invece applicabile al riconoscimento del titolo di studio per ragioni di lavoro, studio o permesso di soggiorno.