Le ACLI della Svizzera ritengono che il neoeletto Consigliere federale saprà rappresentare autorevolmente non solo il Ticino e la Svizzera italiana, ma anche l’italianità della Svizzera tutta, valorizzando il decisivo apporto della cultura italiana per la costruzione e per la crescita di una Svizzera plurilinguistica e multiculturale.
Le ACLI della Svizzera si augurano che il neoeletto Consigliere federale saprà riconoscere l’importanza del ruolo dei lavoratori tenendo conto che viviamo una rivoluzione tecnologica, fattore cruciale di cambiamento dei sistemi sociali e delle organizzazioni del lavoro. Tutto ciò comporterà un cambiamento del nostro modo di vivere, di comunicare, di lavorare e di pensare.
L’invito e l’augurio che rivolgiamo al nuovo Consigliere e a tutti i Consiglieri del nostro governo federale è quello di guardare con spirito critico a questo importante passaggio storico, confrontandosi con la società civile, le organizzazioni che la rappresentano e con i rappresentanti dei lavoratori.
Il lavoro rimane elemento fondamentale per la realizzazione dell’uomo e la sua fattiva collaborazione nella costruzione di una società solidale nel quotidiano e di proiezione al futuro. Garantire che tutti gli uomini e le donne abbiano accesso ad un lavoro produttivo, in condizioni di libertà, con uguaglianza, sicurezza e dignità umana è un punto centrale per le ACLI.
Zurigo-Lugano, 21.09.2017