L’impegno nella raccolta di firme in tutta la Svizzera continua. Le ACLI – che insieme ad altre 66 organizzazioni la sostiene – ringrazia tutti i soci e i simpatizzanti che si sono attivati a favore dell’iniziativa e si sono dati da fare per raccogliere sottoscrizioni e ricorda che, approfittando degli incontri associativi e delle manifestazioni previste per questa fine d’anno, è assolutamente necessario un ulteriore sforzo. Ovunque ve ne sia l’opportunità occorre intensificare la sensibilizzazione e la raccolta di firme per l’iniziativa federale.
Condizioni di lavoro deplorevoli nelle aziende tessili in Asia e Europa dell’Est, bambini impiegati nelle produzione del cacao in Africa occidentale, emissioni mortali di diossido di zolfo in Zambia: delle società svizzere sono implicate in questi scandali tramite le proprie attività all’estero. Infatti sebbene in paesi come la Svizzera le leggi obbligano le imprese a rispettare i diritti umani e a proteggere l’ambiente, le società svizzere hanno relazioni d’affari in numerosi Stati dove la legislazione è insufficiente oppure manca la loro applicazione.
A livello mondiale gli standard minimi esistenti non sono giuridicamente vincolanti. Obiettivo dell’iniziativa è garantire che le imprese con sede in Svizzera integrino il rispetto dei diritti umani e delle norme ambientali nell’insieme delle loro relazioni d’affari, anche all’estero.
Le ACLI della Svizzera invitano alla raccolta firme presso i Circoli e le altre strutture del sistema nella Confederazione.
L’iniziativa può essere firmata dai cittadini e dalle cittadine di nazionalità svizzera.
I formulari vanno suddivisi per Comune.
Per informazioni rivolgersi alla segreteria nazionale delle ACLI svizzere: 091 921 47 94, segreteria@acli.ch
Altre informazioni e la possibilità di scaricare formulari da firmare sul sito www.iniziativa-multinazionali.ch.