Le Acli della Svizzera condividono i sentimenti delle Acli nazionali italiane, espresse dal presidente Gianni Bottalico, per la morte del cardinal Ersilio Tonini, avvenuta domenica 28 luglio. Aveva appena compiuto i 99 anni.
“Il cardinal Ersilio Tonini – si legge nel comunicato stampa delle Acli italiane – è stato un grande annunciatore del Vangelo attraverso i media, si è sempre schierato e prodigato per i poveri ed ha sostenuto la bellezza della famiglia fondata sull’unità tra l’uomo e la donna”.
“Giusto un anno fa, insieme agli amici delle Acli di Ravenna, eravamo andati a trovarlo ed a festeggiarlo per il suo 98 compleanno – ricorda Bottalico – ed egli ci aveva ringraziato esprimendo parole di gratitudine alle Acli ed al Patronato per quello che fanno agli ultimi, a quelli che hanno più bisogno.
Era intervenuto molte volte ad iniziative delle Acli ed il suo insegnamento è per noi prezioso. “Stiamo vivendo momenti storici straordinari. Mai l’umanità si è trovata ad affrontare problemi così complessi, spesso così contrastanti e radicali – ci aveva detto nel suo intervento al convegno di studi delle Acli ad Orvieto nel 2003 -. D’altra parte, proprio una situazione come questa richiede gente capace di speranza, intesa come anticipato possesso del futuro: possiedo già ciò che ora non vedo”.
“Noi intendiamo attingere per il futuro – afferma Bottalico – alla sua grande eredità spirituale, nella azione per i più poveri, nel modo di comunicare i valori cristiani nella società contemporanea, nella difesa della famiglia dai processi di impoverimento ed anche per impedire nel nostro Paese le adozioni gay, un torto irreparabile per i bambini. Le Acli fanno proprie le parole che il cardinal Ersilio Tonini rivolse ai giovani delle Acli al loro congresso del 2002: “ll pericolo più grande è che ci si sia assuefatti a qualcosa di non giusto. È dunque importante affidarsi alla propria coscienza per essere sempre pronti a reagire alle storture del mondo”.