Domenica 18 maggio, al Circolo ACLI presso il Centro Parrocchiale di Lenzburg si è svolto il Convegno di studi organizzato dalle ACLI Argovia per tutti i propri quadri dirigenti.
Tema del Convegno era la Dottrina Sociale della Chiesa a partire dall’enciclica “Rerum Novarum” (1891) di Papa Leone XIII fino all’enciclica “Caritas in Veritate” (2009) di Benedetto XVI. Per l’occasione è stato invitato un relatore d’eccezione: Giovanni Bianchi, fra l’altro anche presidente delle ACLI italiane dal 1987 al 1994.
Il tema del Convegno è stato scelto per evidenziare come la storia delle ACLI – e non può essere diversamente – sia strettamente intrecciata con la storia del movimento dei lavoratori cattolici e porti chiari i segni della Dottrina Sociale della Chiesa, la cui pietra miliare è sicuramente l’enciclica “Rerum Novarum” che, promulgata il 15 maggio di ben 123 anni fa, è ancora oggi molto nitida e di straordinaria attualità. La storia delle ACLI in Italia e all’estero, inoltre, è paragonabile ad un viaggio non certamente facile ma che, grazie alla bussola della Parola di Dio e della Dottrina Sociale della Chiesa, nonché all’ancoraggio alle nostre tre storiche fedeltà – ai lavoratori, alla democrazia e alla Chiesa – ha consentito a tutto il Movimento di attraversare tempi difficili, di resistere alle avversità e di gioire quando la missione associativa è riuscita a realizzare le attese, le domande e i sogni dei propri soci. Ed è su questa scia che si colloca l’esperienza delle ACLI dentro e fuori i confini italiani. Un’esperienza centrata in particolare sull’assistenza e sulla formazione, avendo come fine la dignità delle persone, il rispetto per la natura e, soprattutto, la solidarietà e il bene comune.
Dopo un breve saluto da parte del presidente delle ACLI Argovia, Giuseppe Rondinelli, Giovanni Bianchi ha iniziato con la prima delle due relazioni in programma. I presenti hanno poi partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta dal missionario locale Don Bruno Danelon, concelebrante anche il neo missionario di Wohlen Don Luigi Talarico. Anche qui Giovanni Bianchi ha avuto l’onore di presentare una propria riflessione sulle letture proposte dalla liturgia della quinta domenica di Pasqua.
Dopo il pranzo è seguita la seconda relazione che seguita dai presenti con altrettanta attenzione per la lucidità e i preziosi e interessanti ricordi personali di Giovanni Bianchi che ha incantato tutti.
Gaetano Vecchio