Si è tenuta il 4 ottobre scorso a Zurigo la Conferenza di metà mandato delle ACLI Svizzere. Aperta dalla Riflessione di Fra’ Martino Dotta, assistente spirituale ACLI Svizzera, e dalla relazione del presidente Franco Plutino, la conferenza ha visto la partecipazione del presidente delle ACLI italiane e della FAI, Gianni Bottalico.
“Le Conferenze di metà mandato – ha indicato il presidente Plutino – sono tradizionalmente intese come momento di verifica del mandato congressuale e vengono convocate ogni 4 anni. In esse si passa in rassegna l’operato associativo e si affinano le linee programmatiche per il futuro.
Nel pieno di una crisi che ancora in Europa sta segnando lacerazioni allarmanti nel tessuto economico e sociale, le ACLI operano in una Svizzera che appare immune ma con differenti problematiche: crescente individualismo e crisi dell’associazionismo, campagne antistranieri ricorrenti, attacchi al tradizionale mondo del lavoro, mobilità notevole e nuova emigrazione, affievolimento dei sentimenti religiosi, ecc.
Il “senso di appartenenza” resta basilare per avere un ruolo in una società evoluta come la nostra. La “voglia di futuro”, alla luce di quanto discusso al convegno di Basilea dell’8 febbraio, per noi passa attraverso un rafforzamento del “sistema ACLI” che vede complementari ed indissolubili la passione associativa e la professionalità dell’azione sociale nelle varie forme di servizio attive nella Confederazione”.