Cittadinanza italiana per matrimonio
Buongiorno
Sono una cittadina italiana e da poco mi sono sposata con un cittadino straniero, è vero che mio marito può ottenere la cittadinanza italiana grazie al matrimonio?
Grazie e saluti
Daria
Gentile signora
Sempre più frequentemente, il Patronato ACLI viene investito da richieste di informazioni, provenienti da stranieri, sposati o uniti civilmente con cittadini italiani, in merito alla compilazione e l’invio delle domande di acquisto della cittadinanza italiana.
Infatti, sia il matrimonio, che il recente istituto dell’unione civile, legittimano, a determinate condizioni, il coniuge straniero di cittadino italiano a fare richiesta per l’acquisto della cittadinanza
italiana, più precisamente, il coniuge straniero può acquistare la cittadinanza italiana su domanda, se residente in Italia, trascorsi due anni di residenza legale dopo il matrimonio. Se, invece, residente all’estero, decorsi tre anni dalla data del matrimonio, importante è sottolineare che tali termini sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi. Inoltre, si informa che, ai sensi della vigente normativa, al momento dell’adozione del provvedimento di conferimento della cittadinanza italiana non deve essere intervenuto scioglimento, annullamento
o cessazione degli effetti civili del matrimonio e non deve sussistere la separazione personale dei coniugi.
Dal 1º agosto 2015 la domanda di cittadinanza italiana per matrimonio si può presentare ESCLUSIVAMENTE online tramite l’apposito portale del ministero.
Brevemente elenchiamo i documenti obbligatori necessari ai fini della domanda di cittadinanza italiana:
– estratto dell’atto di nascita.
– certificato penale del Paese di origine e degli eventuali Paesi terzi di residenza in cui il richiedente abbia vissuto a partire dai 14 anni di età.
– ricevuta di versamento di 250,00 Euro sul conto corrente del Ministero dell’Interno.
– certificato attestante la conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1 del Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue.
– documento d’identità.
Molte però sono le regole di dettaglio, le eccezioni e le specificazioni che disciplinano ciascuno di questi documenti, qui riportati in maniera sommaria per ovvie ragioni di spazio.
Se la domanda non sarà in regola con la documentazione richiesta, le necessarie legalizzazioni, i requisiti linguistici o se conterrà errori nei dati inseriti sarà, infatti, considerata irricevibile e rifiutata dal sistema. In caso di corretta presentazione, il richiedente verrà convocato presso Consolato Generale di riferimento per l’identificazione e per gli altri adempimenti necessari al perfezionamento della domanda. Successivamente alla presentazione della documentazione in originale la pratica sarà di esclusiva competenza del Ministero dell’Interno, e non del Consolato.
L’interessato potrà verificare personalmente lo stato della pratica accedendo all’apposito portale.
Tutte le comunicazioni relative al procedimento verranno inviate tramite l’area personale del portale e notificate tramite l’indirizzo di posta elettronica utilizzato per la registrazione, il Decreto di concessione della cittadinanza italiana sarà, invece, notificato all’interessato mediante lettera raccomandata.
Entro sei mesi dalla notifica del Decreto di concessione della cittadinanza italiana, l’interessato/a dovrà presentarsi presso il Consolato Generale per prestare il giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana ed alle sue leggi, prima del giuramento sarà necessario presentare un certificato penale aggiornato.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione in merito si porgono cordiali saluti.
Salvatore Crisogianni
Patronato ACLI Lucerna
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Gli uffici del Patronato ACLI, con la collaborazione della nostra fiduciaria PA Services, sono a disposizione per informazioni e consulenza fiscale sia svizzera che italiana.