Storia
Responsabile del Coordinamento Donne ACLI della Svizzera:
Barbara Sorce – barbara@aperoand.com
Responsabile del Coordinamento Donne ACLI della Svizzera:
Barbara Sorce – barbara@aperoand.com
La FAI – Federazione ACLI Internazionali – nasce ufficialmente nel 1996 a Napoli. Da quel momento le Acli dei vari Paesi divengono, almeno formalmente, autonome e federate.
La FAI si è posta l’obiettivo di rilanciare il ruolo delle Acli nei confronti della politica sociale in Europa e nei Paesi dove opera e di contribuire all’assunzione di una effettiva soggettività politica del “Terzo Settore”.
Soci e utenti dei servizi non sono più esclusivamente di origine italiana, ma cittadini residenti e migranti, che condividono l’idea di una politica a servizio della gente e si impegnano a costruirla.
L’esperienza associativa sviluppata negli anni dell’emigrazione e l’integrazione sempre maggiore nei Paesi di residenza stanno portando a ridisegnare il rapporto ed il ruolo delle Acli nella società civile locale: un programma che miri ad una convivenza civile che superi confini e diversità di culture e di lingue, capace di “globalizzare la solidarietà”.
“La vocazione internazionale di una grande associazione che, in Italia e in altri Paesi, si esprime sempre più in percorsi di solidarietà e collaborazioni associative si è realizzata nella costituzione della Federazione Acli Internazionali (FAI)”…
“Muoversi in una prospettiva internazionale è prima di tutto dare attuazione ai diritti dell’uomo e dei popoli, in particolare alla pace, al lavoro e allo sviluppo, alla giustizia e ad un ambiente sano”
La FAI – Federazione ACLI Internazionali – nasce ufficialmente nel 1996 a Napoli. Da quel momento le Acli dei vari Paesi divengono, almeno formalmente, autonome e federate.
La FAI si è posta l’obiettivo di rilanciare il ruolo delle Acli nei confronti della politica sociale in Europa e nei Paesi dove opera e di contribuire all’assunzione di una effettiva soggettività politica del “Terzo Settore”.
Soci e utenti dei servizi non sono più esclusivamente di origine italiana, ma cittadini residenti e migranti, che condividono l’idea di una politica a servizio della gente e si impegnano a costruirla.
L’esperienza associativa sviluppata negli anni dell’emigrazione e l’integrazione sempre maggiore nei Paesi di residenza stanno portando a ridisegnare il rapporto ed il ruolo delle Acli nella società civile locale: un programma che miri ad una convivenza civile che superi confini e diversità di culture e di lingue, capace di “globalizzare la solidarietà”.
“La vocazione internazionale di una grande associazione che, in Italia e in altri Paesi, si esprime sempre più in percorsi di solidarietà e collaborazioni associative si è realizzata nella costituzione della Federazione Acli Internazionali (FAI)”…
“Muoversi in una prospettiva internazionale è prima di tutto dare attuazione ai diritti dell’uomo e dei popoli, in particolare alla pace, al lavoro e allo sviluppo, alla giustizia e ad un ambiente sano”